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sabato 11 ottobre 2014

Cima Palom

Prima della stagione invernale cerchiamo di fare qualche uscita in montagna per cercare un posto dove poter osservare le stelle.
La meta decisa è Cima Palom.



Decidiamo di ascendere tramite il sentiero delle 52 gallerie scavate nella prima guerra mondiale per resistere agli austriaci, si giunge al rifugio Gen.Papa e da li si prosegue fino alla vetta.
Dopo una piccola sosta al rifugio riprendiamo il cammino e notiamo subito che non siamo i soli in questo meraviglioso luogo.



Ci muoviamo senza far il minimo rumore per cercare di avvicinarci il più possibile a questi splendidi animali ma veniamo subito scoperti e i nostri amici se la danno a gambe!


Arrivati al nostro traguardo non perdiamo tempo e montiamo subito la tenda dato che c'è ancora il sole prima di venire inghiottitti dal bui totale.



Sembra di essere in paradiso, sopra le nuvole, lontano da ogni rumore.
non facciamo nemmeno tempo a pensare che quello che stiamo osservando è forse lo spettacolo più bello che abbiamo mai visto quando comincia il tramonto:indescrivibile!








Il sole lascia il posto a un'infinità di stelle che ricoprono tutto il cielo, riesci a scorgere gran parte delle costellazioni e di fronte a noi appara una splendida scia lumino: la via lattea




Ormai affamati decidiamo di cucinare un'ottima zuppa prima di rintanarci in tenda per goderci in nostro meritato riposo.


venerdì 3 ottobre 2014

Scozia 2014




      Quest’anno apriamo la stagione dei viaggi con la Scozia, terra che porta alla mente nomi di Eroi e gesta coraggiose dettate dall'amor di patria e dall’ onore.
In questo viaggio partiamo in quattro: io, Gian, Mago e Basso, un team già rodato che produce ottimi lavori.L’idea non è di visitare tutta la Scozia ma solo di viaggiare per tutta la parte occidentale in modo da non fare le cose troppo di fretta ma in maniera più ordinata cosicchè, in un futuro ritorno, possiamo dedicarci a quella orientale.



Giorno 1
La partenza.





 Arriviamo circa alle 17:40 all'aeroporto di edimburgo e subito ci rechiamo al noleggio.
 Prime incertezze con la guida " sbagliata" ma subito abbiamo tirato fuori lo scozzese che è in noi e via di rotonde contromano!


Usciti da Edimurgo passiamo per Glasgow, Loch Lomond e Fort William. Appena arrivati in ostello la stanchezza inizia a farsi sentire: tempo di una doccia e di una cena iperpiccante e siamo già a letto.



Alcuni scorci di oggi:




Giorno 2

Sveglia ore 8.

Dopo avere preparato le borse, fatta un breve sosta al Despar per comprare i viveri e aver fatto colazione, siamo pronti a rimetterci in viaggio.
La nostra meta oggi è l’isola di Skye, non molto distante(meno di due ore) se non fosse che ogni due secondi ci fermiamo ad ammirare tutto quello che questa terra ci offre: monumenti,  riflessi di luce, paesaggi, paesaggi e ancora paesaggi.
il meteo tutto sommato non è male, ora c’è il sole, ora piove, torna il sole e adesso piove col sole, ma in fin dei conti “se piove dritto in Scozia c’è bel tempo”.




Passato il ponte che ci porta sull’isola, ci dirigiamo verso Portree per pranzare(un fish & chips che ad ogni morso gocciolava olio) e dare un occhio ai tipici negozietti di tweed.
Dopo pranzo ci muoviamo verso le “Fairy pools”, delle fantomatiche cascate delle fate.



intorno a noi c’è il niente:e normi distese di erba secca giallastra posata su un susseguirsi di colline scavate da ruscelli che, gettandosi uno nell’altro, creano un’atmosfera fatata.
Prossima meta l’ostello dell’isola di skye.
Dopo un po’ che si guida si riesce a capire che il difficile non è guidare dalla parte opposta ma schivare i camion che si fiondano  in curva nella tua corsia!
L’ostello non è male, una specie di comunità hippy dove ogni letto ha un nome e dalla finestra della nostra camera vediamo l’oceano Atlantico.


Cena da Saucy Mary dove decidiamo di provare due zuppe diverse contornate da innumerevoli birre.
passiamo qua tutta la serata dove, tra una birra e l’altra, giochiamo a biliardo e riceviamo anche lezioni da un autoctono.
Il nostro nuovo amico non posa mai il bicchiere
(anche se non è mai lo stesso dato che è sempre colmo di liquidi di colori diversi) canta, balla e ci mostra le posizioni da assumere per un colpo perfetto.



Siamo appena tornati in ostello e, stravolti, crolleremo in due secondi.
Ripenso a questi due giorni e a tutto il tempo che passiamo in macchina, potrebbe sembrare una perdita di tempo ma uscire dalle grandi città e scoprire le enormi potenzialità del posto è una cosa davvero appagante.

Sarà perché la Scozia si presta in maniera particolare ma, se potete farlo , prendete e uscite alla scoperta di tutto quello che vi circonda, non ve ne pentirete!





Giorno 3
Ore 10:03 locali
Solita routine, solite brutte facce(forse oggi un po di più), solita macchina, nuovo autista: il Mago.
Sveglia e colazione in ostello, caricata la Veloster, partiamo.


Oggi probabilmente sarà l’ultima giornata di sole, ad ogni miglio percorso il paesaggio muta anche se resta costantemente pascolato da soffici pecore bianche dal muso nero.


Ullappol si presenta come un paesino quasi inabitato, con un villaggetto di case e una chiesa,  dei mercatini e un porto con ormeggiati alcuni pescherecci e barche.
Come non detto il sole se ne sta già andando lasciando emergere la tipica atmosfera di queste zone.


Ogni tanto dobbiamo obbligatoriamente fermarci  per gustarci pienamente questi posti;
Dopo ogni curva o dosso hai la certezza di non restare mai deluso, come in questo caso: circondato da una cinquantina di pecore, immerso in un paesaggio mozzafiato in cima ad una collina in mezzo al lago, ci appare questo rudere; come possiamo non andare ad esplorarlo?!




Pausa prando a Kylesku, quattro case in riva ad un lago.
Ci fermiamo in un ristorante ad assagiare il pesce tipico: ottima scelta!
Riprendiamo il viaggio senza sapere cos’altro ci aspetterà.


Arriviamo a Durness dove le colline ci si aprono davanti e lasciano spazio all’oceano
sembra quasi impossibile trovare della sabbia finissima in questi posti.




Poco più avanti troviamo le famosissime "Smoo cave".





Arrivati in ostello abbiamo sistemato le nostre cose e cucinato la cena, siamo usciti a bere qualcosa e poi siamo crollati nuovamente nel letto.





Giorno 4
Si riparte.
Il tempo non è male, davano piogge torrenziali ma per ora solo nuvoloni.
Il percorso previsto per oggi è Inverness, Culloden, Loch Ness, Aviemore.
La tensione inizia a farsi sentire quando l’autonomia della macchina scende drasticamente e ci troviamo nelle solite stradine che ci hanno accompagnato fino ad ora, dove sei capace di non incrociare nessuno e di non trovare una casa per ore.


Passata Inverness arriviamo a Loch Ness e al castello di Urquhart: ormai si vedono solo i resti di quello che una volta dominava il lago con la sua torre da cui ora la gente si ferma per cercare, e sperare, di vedere Nessie, noto come il Mostro di Loch Ness.



Sosta a culloden battelfield, terra dello scontro tra scozzesi e inglesi.



Arriviamo ad Aviemore.
Il nostro ostello si trova proprio in mezzo all’omonimo bosco che circonda tutto il lago che al nostro arrivo è illuminato da una fantastica luce che da un tocco di magico.
Il check–in è alle 17 e quindi cogliamo l’occasione per fare una passeggiata.





Dopo esserci sistemati nella nostra camera siamo scesi nuovamente nel bosco per vedere il tramonto e dato che non avevamo fame, dopo una doccia rinvigorente, siamo andati a bere qualcosa al bar .


Qui abbiamo trovato un bravissimo artista che continuando a cambiare strumento ci ha intrattenuto tutta sera con canzoni di ogni tipo: dalle celtiche a quelle più moderne.
Ad un certo punto, spinti anche da qualche birra, abbiamo deciso di farci avanti e di insegnare a lui e a tutta la gente che guardava, una  canzone italiana.
Devo ammettere che ci siamo divertiti molto e abbiamo ricevuto anche i complimenti del padrone del bar che mentre stavamo uscendo ci ha rincorso per stringerci la mano.
Prima di andare a dormire abbiamo fatto un'altra tappa al lago per osservare le stelle e il paesaggio nella penombra: davvero molto suggestivo.



Giorno 5
Ripartiamo alla volta di Edimburgo.
Giornata sfortunata: passiamo per killin e Callander per vedere le cascate , tomba e museo di Rob Roy ma tutto chiuso.
Non ci scoraggiamo e andiamo a Stirling dove dovrebbe esserci un castello

Fermata al campo di battaglia di Bannockburn dove Bruce sconfisse gli inglesi in battaglia.



Arrivati a Edimburgo e dopo aver pranzato abbiamo fatto un giro visitando il castello e la parte vecchia della città, ora siamo appena arrivati al nostro ultimo ostello di questo viaggio.
Sorseggiamo un the pensando a cosa potremmo riuscire ancora a vedere nel poco tempo che resta.


Durante la cena abbiamo conosciuto e chiaccherato con un gruppo di tedesche e due coreani del sud(Lee e Min). Le tedesche erano stanche e quindi ci dirigismo al pub solo con i nostri due amici. Lee è un po timida e (stranamente) parla inglese quasi peggio di noi, Min invece ci racconta cosa lo spinge a viaggiare, cosa ha visto fin ora e cosa ama del nostro paese. Ci parla anche del suo paese,della loro mentalità e delle differenze che ci sono tra le varie culture. Notiamo subito che é davvero interessato a tutto quello che riguarda i costumi o le lingue estere (ha un libricino dove annota tutte le parole nuove nelle diverse lingue) e allora cerchiamo di insegnargli anche un po di italiano. Al terzo giro di birre ormai l'euforia è alle stelle ma dobbiamo tornare in ostello perché domani abbiamo la sveglia è presto. Ci salutiamo e andiamo a dormire.

Giorno 6
Siamo arrivati alla fine del nostro viaggio.
Sveglia alle 7, zaini già pronti, una colazione con calma, riconsegna dell'auto e imbarco. Ora, seduti sull'aereo, ci fermiamo un secondo a ricordare tutte le tappe del nostro fantastico viaggio, tutti i paesaggi che abbiamo avuto la fortuna di vedere e tutta la gente che abbiamo incontrato.
Forse non è stato il viaggio più avventuroso od originale che abbiamo fatto, ma sicuramente uno tra quelli con dei landscape che difficilmente dimenticheremo e rivedremo.
Alla fine di questa avventura consiglio quindi di andare almeno una volta in Scozia e di non fermarsi a visitare le tipiche attrazioni consigliate, ma di prendere la macchine e girare: Non ne rimarrete delusi!